Descrizione
Costruire dove si distrugge: con questo spirito è stato presentato a Bra, gemellata con Betlemme, alla presenza di istituzioni, associazioni e cittadini, il progetto “JUZOOR – Radici per il futuro. Scuola di Libertà a Khallet Taha – Palestina”, promosso dalla ONG VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, in collaborazione con la Scuola di Pace, la Consulta Giovanile di Bra, e la Rete Cuneese per la Palestina, con il patrocinio del Comune di Bra.
Il progetto nasce da una domanda fondamentale: “Come possiamo restituire vita, presenza e speranza alla Palestina senza cedere alla logica del conflitto, tracciando un percorso di pace?” La risposta si è concretizzata in un’azione tangibile: costruire una scuola primaria e un’aula per l’infanzia nel villaggio cisgiordano di Khallet Taha, dove oggi 40 bambini percorrono ogni giorno chilometri tra coloni armati e checkpoint per accedere all’istruzione.
Ad aprire l’incontro è stata Marina Isu, consigliera con delega alla Cooperazione Internazionale, che ha ricordato il valore del gemellaggio tra Bra e Betlemme, sottolineando l’importanza di trasformare l’amicizia in impegno concreto. Michela Vallarino, presidente del VIS, ha rinnovato l’impegno trentennale dell’associazione in Palestina, mentre Luigi Bisceglia, coordinatore per il Medio Oriente della Ong VIS, in collegamento da Betlemme, ha raccontato le difficoltà quotidiane delle comunità locali, affermando con forza che “costruire una scuola significa garantire dignità”.
Andrea Borrelli, presidente della Consulta Giovanile di Bra, ha evidenziato il ruolo centrale dei giovani nel progetto: “Inseriamo cultura nelle canne dei fucili, opponendoci alla violenza con il sapere e il dialogo.” Bianca Barbieri, della Rete Cuneese per la Palestina, ha parlato della necessità di trasformare l’indignazione in resistenza costruttiva, ricordando che “una scuola non è solo un edificio, è un atto politico di speranza.”
Profondo e simbolico il richiamo al cuore del progetto racchiuso nel nome stesso, “Juzoor” (in arabo “radici”): “Noi siamo la storia che si rifiuta di morire. Le radici non uccidono, nutrono.” Parole che racchiudono l’essenza del progetto: un seme di futuro e un atto di liberazione collettiva.
Molto significativa la presenza di ospiti inattesi, tra cui Carlo Petrini (Slow Food), e rappresentanti di Nova Coop e Banca di Cherasco, che hanno espresso la volontà di sostenere concretamente l’iniziativa. A chiudere l’incontro è stato il Sindaco di Bra, Gianni Fogliato, che ha annunciato il contributo finanziario dell’amministrazione comunale, sottolineando che “i Comuni possono e devono dare l’esempio, scegliendo di costruire giustizia, cultura e pace, proprio dove altri distruggono.”
Una scuola come segno di resistenza e speranza, che ha già iniziato a germogliare grazie a una rete eterogenea e determinata a far fiorire le radici della libertà.
Questa scuola non sarà solo muri e mattoni, sarà un simbolo potente di libertà, resistenza e speranza.
Il LINK sul sito VIS che permette di accedere all’informativa del progetto è: https://www.volint.it/emergenza-palestina
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Ultimo aggiornamento: 4 giugno 2025, 08:40